#Mobilegeddon: la rivincita dei siti responsive
Immagine via searchengineland.com
Il giorno del giudizio è arrivato.
Si chiama Mobilegeddon, ed è il passaggio al nuovo algoritmo di Google: più visibilità ai siti ottimizzati per smartphone, niente scampo per chi ha predisposto solo una versione desktop.
Obiettivo: ottimizzare ancora di più il funzionamento e i risultati della ricerca sui dispositivi mobili.
Protagonisti della nostra vita quotidiana, smartphone e tablet hanno registrato numeri impressionanti, veicolando un traffico dati che nel 2015 si stima raggiungere un volume di 7.9 zettabytes, l'equivalente di 27 volte la distanza Terra-Luna.
Nessuna meraviglia che il colosso di Mountain View abbia deciso di intervenire, se non per l'anticipo con cui lo switch al nuovo algoritmo è stato annunciato: una decisione senza precedenti, dettata dalla volontà di lasciare abbastanza tempo per adeguare il proprio sito e renderlo responsive.
Come funziona
Come avevamo già anticipato qui, il nuovo algoritmo di Google privilegia i siti mobile-friendly aumentandone il ranking nei risultati di ricerca sui dispositivi mobili.
Non si tratta, quindi, di una penalizzazione indiscriminata: i risultati raggiunti nella SERP dovrebbero, infatti, rimanere inalterati sia da desktop che su tablet, concentrando l'effettività dell'algoritmo solo sull'accesso da smartphone.
Una magra consolazione se si considera che il 60% dell'accesso ad internet globale viene registrato proprio dai telefoni.
L'entrata a regime dell'algoritmo avverrà in qualche settimana, il tempo necessario perché Google verifichi l'usabilità del sito sul fronte mobile. Per questo motivo, dal primo annuncio dello scorso Dicembre, Google ha messo a disposizione un test che verifica la compatibilità con i dispositivi mobili.
Cosa fare se il sito non è responsive?
È il momento di cambiare!
Un sito web non è mai un'entità statica, ed anzi l'aggiornamento è fondamentale per una buona presenza online.
Contatta il tuo webmaster per lavorare sull'ottimizzazione mobile e ripristinare la tua posizione nei risultati di ricerca.
#Mobilegeddon sul Sole 24 Ore
#Mobilegeddon checklist: tutto quello che avresti voluto sapere su searchengineland.com
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