Il via l'ha dato il Politecnico di Milano, con un bel po' di dati sull'esperienza positiva di alcune  aziende della grande distribuzione; il resto l'ha fatto il Made in Italy, e l'eterna fascinazione che i prodotti italiani e il mangiar bene hanno nel resto del mondo.

Una lista di prodotti freschi di giornata -proprio come al supermercato, una fascia oraria da scegliere per la consegna, un apposito contenitore per mantenere la temperatura: così funziona Amazon Fresh negli Stati Uniti e in Europa: è questa la soluzione che si prospetta all'orizzonte, e che spazzerebbe via le alternative analoghe, ad esempio l'ordine e pagamento online con ritiro presso il punto vendita.

In Italia non ci siamo ancora arrivati, ma la strada è decisamente in discesa: così le piccole e medie imprese dell'agroalimentare avrebbero a disposizione un sistema consolidato per vendere i propri prodotti online, senza dover sostenere i costi della grande distribuzione e all'export, le barriere all'entrata legate alla deperibilità dei prodotti ortofrutticoli o - ancora - l'investimento legato all'apertura di un e-commerce dedicato all'interno del proprio sito.

Ma non è finita qui.

Amazon Handmade.

La multinazionale americana si sta, infatti, già muovendo anche in un altro comparto molto prolifico: l'artigianato, per il momento testato sui prodotti di pregio della tradizione fiorentina, ma ben presto destinato ad espandersi alla manifattura Made in Italy in concorrenza con altri servizi come Etsy.

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